Sapevate che il 33,9% dei tennisti che partecipano alle olimpiadi di Tokyo 2020 hanno frequentato il college americano? Ebbene sì, ci sono ben 19 ex giocatori di college impegnati nella capitale giapponese per contendersi le medaglie olimpiche.

Il torneo di tennis dei giochi olimpici è un evento che ogni quattro anni ospita i migliori esponenti di ogni nazione, che si contendono in un torneo la prestigiosa medaglia d'oro. Per citare alcuni nomi Rafael Nadal è riuscito a vincerla nel 2008 a Pechino, Andy Murray ben due volte a Londra nel 2012 e Rio nel 2016, mentre Venus e Serena hanno portato in casa Williams un totale di ben 8 medaglie.

Insieme a giocatori di tale calibro non si possono non citare i numerosissimi giocatori che hanno vissuto l'esperienza del college americano che parteciperanno a questa olimpiade giapponese. La prima rappresentante è l'americana Jennifer Broady, attuale numero 13 del mondo, che ha giocato per la prestigiosa università di Los Angeles UCLA. Della stessa università, ma in campo maschile, va menzionato lo statunitense Marcos Giron (numero 66 del ranking ATP), mentre Tennys Sandgren, attuale numero 68 del mondo, è un ex giocatore della University of Tennessee.

Il college, però, non è solo per americani; infatti le nazionalità rappresentate sono moltissime, sia tra i singolaristi che tra i doppisti. In primis abbiamo il tedesco Dominik Koepfer, numero 62 del ranking mondiale, che ha giocato per la Tulane University a New Orleans (Luisiana). Tra i doppisti troviamo la giocatrice di casa di questa olimpiade Ena Shibahara, numero 13 del mondo (UCLA), l'americano Rajeev Ram, numero 13 del mondo (University of Illinois), l'australiana John Peers, numero 24 del mondo (MTSU e Baylor University), il colombiano Robert Farah, numero 4 al mondo (USC) e molti altri.

Il college tennis non è presente solo alle olimpiadi, ma si è distinto anche al prestigioso torneo di Wimbledon appena disputato. Nella finale di doppio misto erano presenti ben 3 ex giocatori di college, tra cui Neal Skupski (LSU) e Desirae Krawczyk (Arizona State) che hanno vinto il titolo, ed il finalista Joe Salisbury (Memphis).

Questa olimpiade ci fa capire che giocare a tennis nel college americano non è un piano B, ma una vera opportunità per intraprendere il percorso del professionismo avendo in mano anche una laurea. Vivere un'esperienza in un'università americana non significa rinunciare ai propri obiettivi sportivi, bensì integrare la propria cultura e inoltre vivere sogni come quello di partecipare ai giochi olimpici. Tokyo 2020 ha dato un bellissimo esempio di come sia possibile intraprendere questa strada e riuscire, una volta finiti gli studi, ad ambire al professionismo.